Ora esaminiamo la situazione dell’edilizia, degli imprenditori edili i quali risentono grandemente per la CRISI ECONOMICA che ha fermato la crescita del mercato e che adesso, dopo una lunga stagnazione, sta facendo abbassare i prezzi e soprattutto ha quasi PARALIZZATO le VENDITE .
La crisi dell’edilizia è dovuta in parte alla crisi generale, in parte alla mancanza di sicurezza sul lavoro e quindi del reddito che permetterebbe di pagare mutui e prestiti ed in parte alla GRANDE DIFFICOLTA’ ad ACCEDERE a PRESTITI dalle banche perché queste preferiscono investire il denaro nell’acquisto di titoli di Stato dei quali ricavano un buon guadagno….senza rischi ; acquistano il denaro allo zero 50 e lo impegnano in titoli di Stato, con redditi che variano dal 3% al 4% ed anche al 5% a seconda del momento.
In questo modo compensano le gravi perdite finanziarie dovute ai MUTUI in SOFFERENZA che le famiglie non riescono a pagare perché sono rimaste senza lavoro e senza reddito.
Questa situazione molto difficile e statica si prolunga dalla crisi dei mutui subprime, .
Anche molti imprenditori capaci, seri, che si erano costruiti da soli una fortuna, sono falliti e molti si sono uccisi…non sono riusciti a superare il senso di fallimento e di disperazione che ti coglie quando vedi crollare il lavoro ,la fatica e le speranze di una vita…. E questa è una vergogna sociale che ci riempie il cuore di tristezza..
Vediamo intere famiglie rovinate, con la CASA d’abitazione mandata all’ ASTA anche solo per sette/diecimila euro… E vediamo giovani che si erano buttati nell’acquisto di una piccola abitazione sicuri che sarebbe diventata il primo mattone del loro futuro.. i quali ritrovatisi improvvisamente disoccupati e con grosse difficoltà a trovare un altro lavoro stabile non solo non hanno ricevuto dalle banche alcun aiuto, ma SONO STATI SPINTI A FONDO,, rovinati commercialmente e con l’alloggio sequestrato..
Il governo Berlusconi aveva stipulato un accordo con le banche per RICONTRATTARE o sospendere temporaneamente i mutui arretrati, ed arrivare a SURROGHE, ma le procedure concordate erano talmente parziali e dipendenti dalle banche stesse che sono servite a poco.
L’Italia è piena di CASE, ALLOGGI, CAPANNONI, CASCINE che vanno all’asta… sfogliando i giornali ne leggiamo pagine intere.
Al di là dell’ASPETTO ETICO , poiché non possiamo rimanere impassibili dinanzi a tanta sofferenza di chi si vede crollare addosso i sacrifici di una vita, esaminiamo anche l’aspetto economico della scelta dissennata dello ” stare a guardare “.
Il CROLLO dei PREZZI ha fermato le imprese e tutte le ditte collegate ad esse, ditte che vendono materiali edili, prodotti per il riscaldamento, ditte di idraulica, e quindi tutto un MONDO di PICCOLI IMPRENDITORI , muratori, imbianchini, piastrellisti , elettricisti, fabbri che lavorano a LIVELLO FAMILIARE con i figli e al massimo uno o due dipendenti.
L’unico settore che regge ancora un po’ è quello delle ENERGIE PULITE cioè che produce IMPIANTI FOTOVOLTAICI e SOLARI la cui diffusione è comunque penalizzata dalle grosse difficoltà che gli istituti bancari adottano per concedere anche solo finanziamenti da euro 10.000 o € 15.000..
Inoltre la grandissima offerta di proprietà vendute all’ ASTA a prezzi bassi e MOLTO al di SOTTO del VALORE dell’ IMMOBILE periziato aumenta e nutre quel giro vizioso di affaristi che acquistano a poco prezzo, magari per rivendere dopo l’intestazione, e che speculano il più possibile sulle disgrazie altrui…
E questo fa abbassare ancora di più il prezzo di vendita delle case e degli alloggi privati., facendo precipitare il mercato immobiliare in una crisi profonda. OCCORRE FERMARE LA VENDITA delle PRIME e delle SECONDE CASE all’ ASTA .